sabato 15 marzo 2014

Tentativi di annuncio

Salve a tutti. Sono Kim e faccio la cacciatrice di tesori con il mio super socio Laren. Proprio quelli veri,  con tanto di scrigni e scettri e  monete d’oro e del tipo che si raggiungono con una mappa sgualcita in mano e un manipolo di briganti alle calcagna in una corsa contro il tempo a chi arriva prima. Io e il mio socio siamo molto bravi in questo. Ci accolliamo tutti i rischi, che per noi sono puro divertimento, e in cambio chiediamo solo una piccola percentuale.

K - Che ti sembra? Ho esagerato?
 L - No, è perfetto, continua…

Dicevo. Abbiamo un ottimo istinto in queste cose e non temiamo nulla. Quindi andate in soffitta e rovistate fra le cose vecchie di vostro nonno, oppure staccate quel quadro che avete sopra il camino da una vita e controllate se dietro cela un disegno misterioso. (ottimo termine “cela”, vero?!) Portate tutto a noi e mentre continuerete a dedicarvi alle vostre impegnatissime attività noi faremo il lavoro sporco per…

L - Kim, togli lavoro sporco. Troppo negativo…
K - Bhe, voglio vedere chiunque dopo aver scavato  tutta la notte  il terreno fangoso…
L - I sicari fanno “il lavoro sporco”. Il nostro è semplice recupero preziosi.
K - I ladri fanno  “il recupero preziosi”, mio caro. Ehi, non guardarmi così che mi fai ridere…        Proseguiamo…
               
… impegnatissime attività noi faremo il lavoro sporco per…

L - Kim!

… noi lavoreremo per voi e in men che non si dica vi ritroverete più ricchi. E felici. Con più spazio in soffitta da riempire con le vostre cose.

L - Lo spazio in soffitta non è un dettaglio importante.
K - Oh, senti, scrivilo tu allora!

… noi lavoreremo per voi e in men che non si dica vi ritroverete più ricchi. E felici. Con più spazio in soffitta da riempire con le vostre cose.   Vi aspettiamo in Vicolo del Leondoro, la porta in cima alla scala di pietra con il grifone.

K - E’ un gallo, ma suona meglio grifone. Si somigliano abbastanza. Ehi, tu, smettila di fare quella faccia.
L - E’ la mia solita faccia.
K - Appunto.

Non potete sbagliarvi, abbiamo anche un’insegna, una splendida insegna. Non sprecate tesori sotto terra, non matureranno in alberi dei soldi e prima o poi qualcuno potrebbe soffiarveli. Godetevi la vita ora!

K -  Io ci assumerei subito.
L - Non hai detto degli anni di esperienza.
K - Giusto. Quello  lo metto all’inizio…

…Io e il mio socio siamo bravi in questo e abbiamo anni di esperienza alle spalle…

K - Fatto. Pensi che ci crederanno?
L - Sicuro. Basta porsi nel modo giusto. E’ questione di atteggiamento.
K - Concordo.
L - Adesso ci manca solo l’insegna e il riassumere tutto in un annuncio d’effetto.
K - Ehi, e cosa ho fatto fin ora?
L -Un annuncio che non preveda di appendere quattro pergamene di testo  nelle bacheche    cittadine.  Senza contare che non sono tanto sicuro che qui tanta gente sappia leggere…

domenica 2 marzo 2014

Coccio, il gatto sornione.

Vi presento Coccio.
Non che lui risponda a questo nome quando lo chiamiamo... si limita a girare i suoi occhi gialli e fissarci sornione. Gli abbiamo dato questo nome perchè è rosso ed è testardo. Alla fine ha vinto lui e gli abbiamo permesso di restare a casa con noi.
Anche se è grosso il doppio di un gatto normale, si presenta con straordinaria agilità sul terrazzino e credo che usi qualche potere telepatico perchè mi ritrovo a guardare dalla sua parte ogni volta che lo fa, poi entra nel nostro futuro ufficio come se nulla fosse, controlla che il trasloco stia procedendo bene e un po' per volta si lascia anche avvicinare. Magari fra un po' lo riuscirò perfino ad accarezzare. O a mettergli una sella, come scherza Laren.
Ha un paio di cicatrici ma non si azzuffa mai con gli altri gatti. Si siede e li guarda, anche se loro fanno baccano e rizzano il pelo, lui non si sposta e alla fine gli intrusi se ne vanno offesi.

Bene, finita la pausa di osservazione della flora e fauna locali, riprendo il lavoro.
Presto apriremo l'attività. non vedo l'ora!

sabato 15 febbraio 2014

Prima occhiata alla casa

Non era esattamente così vuota appena ci abbiamo messo piede...
La nonna di Laren non ci abitava da molto tempo ma in compenso ragni, polvere, un gatto gigante, insetti orripilanti dai bellissimi colori avevano trovato la casa ospitale e ci è costato un gran lavoro sfrattarli. Con il gatto gigante non sono sicura che la battaglia sia ancora finita.
C'erano poi vecchi bauli e un paio di mobili. Alcuni una volta spazzolati per bene, oliati o pitturati si sono rivelati molto belli e li terremo. Per il resto ci sono artigiani bravissimi a Doveport e un mercatino dell'usato ogni fine settimana. Ci faremo un salto.
A fine pulizia sembravamo dei banditi fantasmi... bianchi di polvere e ragnatele e con un fazzoletto legato davanti al viso, armati di scope e bastoni, ma che soddisfazione avere degli spazi nuovi tutti nostri da personalizzare!

primo piano

secondo piano

cantina

domenica 26 gennaio 2014

Taverna dell'Oca Giuliva

Siamo stati a cena alla taverna nella piazza vicino a noi.
E' gestita da Tina e suo marito Edward. Lei bada alla cassa e ai clienti, lui alla cucina.
La taverna è molto accogliente, non molto grande ma calda e allegra.
Tina ci ha dato il ben venuto quando ha saputo che saremmo stati nuovi vicini. Ci ha offerto delle olive fritte mentre aspettavamo l'ordine. Ho chiesto se la loro specialità sia l'oca e si è messa a ridere.
-Perchè pensi che sia giuliva?- Ha detto e mi ha strizzato l'occhio.
Solo a metà cena ho notato l'oca col fiocco al collo che gironzolava fra i tavoli... penso sia una sorta di animale domestico. Un po' molesto. brrr. Le oche mi fanno paura, quindi meglio che non si avvicini al nostro tavolo. Laren si è messo a farmi piedino come se qualcosa mi passasse vicino alle gambe, maledetto. Che spaventi!


Comunque abbiamo ordinato una squisita zuppa di pesce. L'ingrediente principale è il pesce Checapita e poi ci sono un po' di spezie, pesciolini vari e una fettona di polenta o pane. Molto buona! Costa anche poco, quindi peggio che vada ci nutriremo con questa fino a che non avremo dei clienti.


domenica 19 gennaio 2014

Casa dolce casa


Non credevo di avere così tante cose in due bauli e uno zaino! Il nano che mi ha venduto i bauli deve aver dimenticato di dirmi che erano magici e con una capienza inverosimile! Ora mi domando perchè avesse tanta fretta di liberarsene... dovrò far controllare bene a Laren il fondo!
Fatto sta che non ho ancora finito di mettere in ordine, che fatica.

Mi sono però presa un momento di pausa per disegnare la nostra nuova casa vista da fuori. Siamo proprio lì, salite le scale, nel bel portone con i rinforzi in ferro. Come si vede affacciamo da una parte su una minuscola piazza e dall'altra sui livelli più bassi di Doveport e lontano lontano c'è il mare.
Abbiamo anche il piano di sopra con le camere che hanno delle sporgenze carinissime e il piano di sotto che è più che altro un magazzino con una finestrella ovale che è sempre in ombra.
Non ci crederete ma passando sotto la scala si accede alla porta di un artigiano, non so bene cosa faccia, ma è così nascosto che ha messo una freccia per indicare che c'è. Non penso che si uccida di lavoro comunque.

Oh! Abbiamo anche già un'asta di ferro per appendere la nostra bellissima futura insegna. Prima però finiamo di dividerci la casa e rassettare. Ci sono alcuni piccoli lavoretti da fare prima che venga la pioggia!

Bhe, ho cominciato a disegnare in una pergamena piccola e così è rimasta fuori la piazza più bella, a sinistra di dove stiamo. Lì c'è anche una taverna che sembra proprio interessante, la proveremo questa sera.


lunedì 6 gennaio 2014

Città nuova, vita nuova...

Ed eccoci qui. Ultima tappa di questa parte di viaggio. Non è male come posto.

Abbiamo un appartamentino tutto nostro sopra una bottega di ninnoli (niente fabbri che battono il ferro giorno e notte o liutai che provano strumenti), un bel camino grande senza nidi strani dentro, una camera a testa, il che è ottimo dato che Laren russa...

K- Ehi, non guardarmi così, si che russi, e non tirarmi fuori la storia che gli elfi non russano perchè tu sei solo mezzo elfo... -

Dicevo... e vediamo anche un pezzettino di mare dalla terrazzina. Adesso che ho aperto tutte le finestre per cambiare aria sento anche la brezza marina ed è stupendo! Un intrico di tetti color terracotta, qualche esile torre aguzza e infine il mare color arancione per il tramonto.

Il salotto potrebbe benissimo diventare un ufficio e noi abitare sul retro.
Dobbiamo solo spacchettare tutto. Non che abbiamo grandi bagagli, viaggiamo leggeri per motivi che non sto a dire ora perchè sono stanca morta. Ho dovuto guidare tutto il giorno Laren per i vicoli per trovare questo posto mentre lui si limitava a portare sacchi e zaini.

L- E quello cosa sarebbe?-
K- Il nostro nuovo diario di bordo. Ne avevamo parlato. Sarà bene tenere nota di tutte le nostre avventure d'ora in poi. -
L- Ok. Scrivi che il prossimo trasloco lo fa Kim e io leggo la mappa della città. Prendendo subito quella giusta...-

umf. Brontolone.

K- Sai, Laren, credo che qui ci troveremo molto bene. - Sorrido soddisfatta.